Capita spesso di assaggiare l’olio d’oliva e avvertire un pizzicore, senza comprenderne la ragione. Potremmo preoccuparci, pensando che sia deteriorato o non adatto ai nostri gusti. Tuttavia, la realtà è diversa, anzi, queste supposizioni ci allontanano dalla verità.
È fondamentale capire che il pizzicore nell’olio è un segnale positivo. Non è un difetto né indica che l’olio sia andato a male, bensì un chiaro indizio di qualità. Si tratta di un dettaglio tutt’altro che trascurabile.
Quando l’olio pizzica, è di buona qualità e apporta benefici all’organismo. Contrasta l’invecchiamento, protegge il cuore e combatte le infiammazioni. Potrebbe essere considerato un alleato prezioso per la pelle e per la salute in generale. Approfondiamo l’argomento per comprenderlo meglio.
Olio che pizzica: quali sono le proprietà
Come accennato, un olio che pizzica rivela ottime proprietà, tra cui la qualità delle olive utilizzate. La piccantezza dipende da diversi fattori: la varietà delle olive ricche di polifenoli, la raccolta anticipata e il metodo di estrazione.
Un leggero pizzicore è quindi positivo, ma un sapore eccessivamente forte o sgradevole potrebbe indicare un problema. Il giusto equilibrio si trova in un connubio armonico di amaro e piccante.
Un equilibrio di sapori giusti e ben amalgamati è essenziale. Solo in presenza di queste caratteristiche si può essere certi di avere un olio di alta qualità. In caso contrario, è meglio porsi delle domande e rinunciare, per evitare rischi.
Come riconoscere un olio di qualità?
Annusare l’odore: deve essere fresco, con sentori di erba tagliata, pomodoro e mandorle. Assaggiare il sapore: come detto, deve essere equilibrato, piccante ma gradevole al palato e mai nauseante.
Osservare il colore: generalmente verde intenso, ma questo non è sempre garanzia di qualità. È importante che non sia trasparente come l’olio di semi. Controllare l’etichetta: verificare la presenza di indicazioni di origine controllata e certificazioni IGP.
Conservazione: se tutte le caratteristiche precedenti sono rispettate, è fondamentale la conservazione. L’olio predilige il buio, quindi è preferibile evitare le bottiglie di plastica trasparente e optare per quelle scure.
E attenzione al sapore
La scelta dell’olio giusto dipende anche dai gusti personali. Chi preferisce un sapore più delicato dovrebbe optare per olive mature, mentre chi ama i sapori decisi dovrebbe scegliere olive piccanti e dal sapore intenso.
È fondamentale non confondere un olio dal sapore delicato con uno di scarsa qualità. Un olio buono ma delicato ha sempre un sapore gradevole e piacevole, a prescindere da tutto, e non risulta mai sgradevole.
Tutti questi elementi contribuiscono a definire la qualità dell’olio. Quindi, il pizzicore è positivo, ma un sapore eccessivo e sgradevole potrebbe indicare deterioramento o scarsa qualità. Odore, sapore e provenienza sono quindi elementi fondamentali a cui prestare attenzione.
Per finire
Scegliere l’olio giusto è importante: i fattori elencati sono determinanti per fare la scelta giusta, così come la provenienza e la certificazione IGP sull’etichetta. In tal caso, si può stare tranquilli, senza preoccupazioni di alcun genere.
In caso contrario, è bene prestare attenzione, poiché l’olio deteriorato può avere conseguenze negative e danneggiare la salute di adulti e bambini. È importante tenerne conto, dato che si tratta di un ingrediente utilizzato quotidianamente in cucina e in casa.