Il ronzio dei calabroni la terrorizzava: eppure, scopre un equilibrio che prima ignorava

Durante le gite in campagna o in un parco, molto comuni durante la stagione estiva, è molto frequente udire il brusio di diversi insetti. Quello più forte e udibile, tuttavia, resta il brusio prodotto dai calabroni. Esso è in grado di udirsi da lontano e per taluni potrebbe essere un vero e proprio spauracchio.

Come è noto, infatti, i calabroni sono degli insetti che dal punto di vista ecologico hanno un ruolo cruciale, consentendo l’impollinazione entomofila delle piante, ma, dal punto di vista della sicurezza, possono costituire un pericolo per le persone che in alcuni casi possono essere colpite e sviluppare, nel peggiore dei casi, shock anafilattico.

In sintesi, la paura dei calabroni non è del tutto infondata ma questa non dovrebbe arrivare ad essere tanto forte da impedire di fare una tranquilla gita nella natura. Infatti, i calabroni attaccano solo se provocati e per questo motivo è possibile una serena convivenza, mantenendo ognuno i propri spazi .

Il calabrone: di cosa si tratta?

I calabroni sono degli insetti appartenenti al genere Vespa. Potremmo dire che sono i “parenti” delle comuni vespe. Rispetto ad esse sono di solito di maggiori dimensioni e hanno colorazione doppia, in parte sono marroni e in parte tendenti all’arancione. Le vespe, invece, sono a strisce nere e gialle, nella maggior parte dei casi e di più piccole dimensioni.

Le dimensioni dei calabroni li rendono la specie di insetto più grande d’Europa, negli esemplari maschi si possono raggiungere lunghezze di più o meno 2 cm, mentre le Regine possono arrivare addirittura a superare i 3 cm. A differenza delle api, poi, presentano un pungiglione liscio sulla parte terminale dell’addome. Cosa implica ciò?

La presenza di un pungiglione liscio consente loro di poter pungere più volte senza che siano soggetti a danni di alcun tipo. Come nel caso delle vespe, anche i calabroni costruiscono nidi. In questo caso, essi sono di maggiori dimensioni e di forma sferica, formate da celle in grado di dare riparo a più di 300 esemplari.

La paura dei calabroni: melissofobia

La descrizione del calabrone, le sue dimensioni e la presenza del pungiglione sono tutte caratteristiche che possono generare una sorta di timore nei loro confronti. In effetti, nonostante attacchino solo quando minacciati, i calabroni costituiscono un pericolo per l’uomo e per gli animali che involontariamente si imbattono in maniera ravvicinata in essi.

Una lieve paura è utile per evitare di andare in maniera imprudente in luoghi in cui sono presenti, ad esempio, nidi di calabroni. Tuttavia, quando questa paura cresce a dismisura fino a “bloccare” la persone impedendole di frequentare parchi o giardini, allora si può essere in presenza di una condizione chiamata melissofobia.

La melissofobia è la paura irrazionale verso api, vespe e calabroni. Essa di solito si manifesta con sudorazione eccessiva, battito cardiaco accelerato fino all’insorgenza di attacchi di panico, nei casi più gravi. Questi sintomi rendono la peggiore la qualità della vita della persona che li presenta, seppur, magari, occasionalmente .

Come poter superare la paura dei calabroni?

Nel caso in cui ti riconosca nei sintomi appena descritti, potresti soffrire di melissofobia. La diagnosi precisa, tuttavia, può essere data soltanto dal professionista che si occupa di tali condizioni mediche. Il primo passo da compiere per risolvere il problema, quindi, è proprio quello di rivolgerti ad esperti in grado di aiutarti nel migliore dei modi.

Essi sapranno indirizzarti sulle tecniche più adatte alla tua situazione per ridurre la tua paura irrazionale e permetterti di ritrovare gradualmente la serenità in situazioni in cui i calabroni potrebbero essere presenti nei dintorni. In generale, alcuni approcci utili, da attuare sempre sotto consiglio medico, sono rappresentati, ad esempio, dalla terapia cognitivo comportamentale e dalla desensibilizzazione graduale.

Questo approccio al trattamento delle fobie prevede una serie di metodiche atte a modificare e ribaltare i pensieri incessanti e irrazionali e i comportamenti evitanti che possono essere alla base delle proprie paure. Un altro metodo interessante potrebbe essere rappresentato dall’esposizione graduale all’oggetto di cui si ha paura, visionando foto o video.

In conclusione, il calabrone è l’insetto più grande d’Europa. Esso ha dimensioni che variano da circa 2 cm fino a più di 3, nel caso delle Regine. Si presenta con colorazioni marroni e aranciate e, nella parte finale dell’addome presenta un pungiglione liscio. La paura intensa dei calabroni è definita melissofobia.

In caso di manifestazioni di sudorazione, tachicardia e attacchi di panico, potrebbe essere utile rivolgersi a professionisti del settore in grado di aiutarti al meglio per imparare a gestire la situazione e tornare a vivere sereno. Per far ciò, potrebbero essere utilizzati vari approcci come la terapia cognitivo comportamentale e la desensibilizzazione graduale.

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