Chiunque possieda un camino, una caldaia, una stufa o qualsiasi altro impianto di riscaldamento, avrà anche una canna fumaria che raggiunge il tetto e che permette di espellere i fumi prodotti da questi diversi impianti. La canna fumaria, infatti, è un dispositivo molto importante per evitare che il fumo si accumuli all’interno delle abitazioni.
Senza canna fumaria, in altre parole, si potrebbero creare delle situazioni pericolose per la salute di chi frequenta il luogo in cui l’impianto di riscaldamento si trova. Proprio per evitare situazioni spiacevoli, che, purtroppo, talvolta sono protagonisti di episodi di cronaca, soprattutto durante la stagione invernale, è importante effettuare una regolare e accurata manutenzione della canna fumaria.
Nel caso in cui, infatti, non si proceda a pulire regolarmente i tubi che compongono la canna fumaria, è possibile che questi vadano incontro ad un accumulo di fuliggine e altre tipologie di detriti che potrebbero andare ad ostruirli, non permettendo il corretto passaggio del fumo e la sua successiva fuoriuscita all’esterno.
Canna fumaria: di cosa si tratta?
Come accennato nei paragrafi introduttivi, la canna fumaria è quel condotto fondamentale per poter permettere la fuoriuscita dei fumi derivanti dalla combustione di legno o di altro materiale effettuata in stufe, caldaie, camini e altri tipologie di impianto di riscaldamento. Questo condotto, infatti, solitamente giunge al tetto e permette di eliminare dall’interno dell’abitazione tali gas potenzialmente tossici.
Sono proprio questi gas e fumi, infatti, che non dovrebbero stazionare e rimanere negli ambienti interni all’abitazione ma, al contrario, dovrebbero essere convogliati all’esterno, permettendo e garantendo la sicurezza di chi frequenta i luoghi dove stufe, camini e caldaie sono presenti, impedendo che le sostanze nocive vengano respirate e inalate.
Proprio per questo motivo, le canne fumarie possono essere formate da condotti anche molto lunghi, a seconda dell’altezza dell’edificio e del posizionamento dell’abitazione rispetto al tetto. Anche i materiali con cui vengono prodotte sono vari: esistono canne fumarie in acciaio inox, altre sono in laterizio, e, ancora, esistono anche canne fumarie in ceramica refrattaria o in materiali coibentati.
Cosa succede se non si pulisce correttamente la canna fumaria?
Proprio per la sua funzione fondamentale di convogliamento ed espulsione di fumi e gas potenzialmente nocivi per la salute, la canna fumaria è un dispositivo che dovrebbe essere accuratamente pulito e sottoposto a manutenzione regolare. Infatti, nel caso in cui non si effettuino pulizie adeguate e frequenti, soprattutto in caso di utilizzo elevato, la canna fumaria può causare alcuni problemi.
Alcuni esempi? Sicuramente uno dei casi più comuni che si possono verificare è l’accumulo di cenere, fuliggine e altri tipologie di residui sulle pareti interne della canna fumaria. Con il passare del tempo, questi depositi possono andare a formare, soprattutto nel caso in cui si vada a effettuare la combustione di legna umida o di tipologie di legno molto resinose, una sostanza che viene chiamata creosoto.
Il creosoto, da un lato, se presente in eccesso, può portare ad una riduzione del passaggio dei fumi verso l’esterno con una conseguente riduzione del tiraggio della canna fumaria; dall’altro, essendo una sostanza altamente infiammabile, può portare ad un aumentato rischio di formazione di incendi, che possono andare ad estendersi anche ad altre strutture dell’abitazione.
Scopri come pulire la tua canna fumaria!
Per effettuare una pulizia corretta e adeguata della canna fumaria potrebbe essere utile affidarsi a esperti del settore che, con la loro esperienza, possono rappresentare una valida soluzione per chi non ha tempo o non ha una conoscenza adeguata per risolvere una situazione di intasamento dei condotti della canna fumaria.
Un’altra possibilità, invece, è rappresentata dall’azione in autonomia. Per poter effettuare, quindi, una corretta pulizia della propria canna fumaria si dovrà agire con cura, attenzione e impiegando la giusta strumentazione. Prima di iniziare, in particolare, è necessario assicurarsi che il condotto della canna fumaria sia freddo, per evitare di ustionarsi.
Inoltre, è fondamentale ricoprire il pavimento, la mobilia e altri oggetti che possono trovarsi intorno alla bocca del camino. Non dimenticarti poi di proteggere i tuoi occhi, le tue mani e la sua bocca utilizzando rispettivamente appositi occhiali di protezione, guanti e mascherina. La fuliggine infatti può essere inalata e causare problemi di respirazione e non solo.
Per concludere…
Una volta preparata la stanza e indossati i necessari dispositivi di protezione, è possibile andare a pulire effettivamente il condotto, utilizzando delle spazzole apposite dotate di aste telescopiche in grado di raggiungere anche le zone più elevate della canna fumaria. Per far ciò, si può lavorare appunto sia dall’interno dell’abitazione ma anche dall’esterno, nel caso in cui il tetto sia facilmente accessibile.
Una volta che si è operata la rimozione degli accumuli sulla parete interna della canna fumaria, è necessario ripulire gli ambienti interni dai residui che si sono staccati dalle pareti e sono andati a depositarsi sul pavimento o sui mobili e sugli oggetti vicini. Nel caso in cui non fosse possibile utilizzare le spazzole, potrebbe essere utile utilizzare i cosiddetti tronchetti spazzacamino che, bruciando, rilasciano delle sostanze che sciolgono e distaccano la fuliggine.